[vc_row css_animation=”” row_type=”row” use_row_as_full_screen_section=”no” type=”full_width” angled_section=”no” text_align=”left” background_image_as_pattern=”without_pattern”][vc_column][vc_column_text]La sedia è un elemento a metà tra un arredo ed una protesi.
Ci sono tantissime attività da svolgere a casa o a lavoro che richiedono la presenza necessaria di una sedia. La sedia è quindi un elemento imprescindibile alle attività umane e quindi è anche un elemento di arredo.
La sedia è presente fin dall’alba dei tempi (già dai tempi degli egizi) ed ha uno stretto rapporto con il corpo umano. Questo corpo che sorregge, ma nel cui disegno a volte viene esaltato e a volte negato.
Di sedie di design famose ce ne sono a migliaia. Perché ne abbiamo scelte solo cinque?
Lo scopri nel post.
Le sedie sono in realtà puntuali ritratti dei loro progettisti, da esse traggono precise informazioni su di loro.
Sedie di design famose: #1 Luisa di Franco Albini
Il primo modello di cui ti parliamo è l’elegantissima sedia Luisa di Franco Albini.
È prodotta da Cassina ed è del 1951, anno in cui finalmente viene perfezionato il modello definitivo.
Il primo prototipo di questa sedia era stato elaborato da Albini per Villa Pestarini a Milano. A questo prototipo era poi seguiti numerosi studi e ridisegni che avevano poi portato a quello che è diventato il modello che tutti conosciamo.
Luisa è un capolavoro di design razionale, assolutamente rispettoso dei principi del comfort. È una sintesi perfetta tra la nuova tecnica e i materiali tradizionali: infatti vengono trascritte nel legno le nuove regole dei modelli in tubolare metallico continuo.
Le gambe di questa sedia altro non sono che un cavalletto, la cui sommità si piega per diventare bracciolo e per sorreggere lo schienale. La struttura è in noce e palissandro, mentre i piani della seduta e dello schienale sembrano quasi sospesi.
Una curiosità: sai perché si chiama Luisa? In onore della segretaria di Albini, per la quale la sedia era stata progettata.
DU 30 di Gastone Rinaldi per Rima
La seconda sedia di design famosa di cui ti vogliamo parlare è la sedia DU 30 di Rima. Magari questa è meno conosciuta di Luisa, ma merita che entri nell’elenco di pezzi assolutamente da conoscere.
Questa sedia ha vinto il Compasso d’Oro nel 1954 ed è una grande testimonianza della nascita del design italiano. Quello che la contraddistingue sono i pochissimi pezzi di cui è formata. Gambe in tubolare d’acciaio cromato o verniciato, dotate di puntali in gomma, avvitate direttamente alla seduta che è ricoperta in tessuto (con o senza imbottitura in gommapiuma).
Il fatto di avere la seduta composta da un unico pezzo ha permesso di abbattere notevolmente i costi. La seduta è formata da un foglio di lamiera piegata e stirata che forma una caratteristica piega proprio in corrispondenza del punto in cui viene avvitata alle gambe.
Il suo caratteristico profilo è la soluzione al non voler saldare tra loro i vari pezzi, tecnica ancora difficile da realizzare ai tempi.
Curiosità: tutta la tecnica costruttiva della sedia è coperta da brevetto. [/vc_column_text][vc_empty_space][vc_single_image image=”3415″ img_size=”full” add_caption=”yes” qode_css_animation=””][vc_empty_space][vc_single_image image=”3416″ img_size=”full” add_caption=”yes” qode_css_animation=””][vc_empty_space][vc_single_image image=”3417″ img_size=”full” add_caption=”yes” qode_css_animation=””][vc_empty_space][vc_column_text]
Sedie di design famose: #3 la Superleggera di Gio Ponti
La Superleggera di Gio Ponti nasce dallo studio della Chiavarina, sedia impagliata della tradizione popolare italiana. Partendo dallo studio di questo elemento d’arredo semplice, stabile e leggero, Ponti inizia un processo di reinterpretazione e razionalizzazione con un obiettivo ben preciso.
Realizzare la “sedia-sedia, senza aggettivi”. Un oggetto moderno, universale e dai prezzi contenuti. Dopo varie modifiche e revisioni, Ponti approda alla versione definitiva nel 1957 con la Superleggera (1.7 kg).
In legno di frassino con sezioni triangolari di soli 18 millimetri. La Superleggera è proposta anche in legno verniciato con seduta incannicciata in materiali sintetici o cellophane colorato, imbottita e rivestita.
La curiosità: dal 1957 a oggi la Superleggera non è mai uscita di produzione, ed è considerata ad oggi l’archetipo della sedia contemporanea.
Plia di Gian Carlo Piretti, Anonima Castelli
Comoda, leggera e trasparente. Ma anche pieghevole e trasportabile.
Queste sono le caratteristiche che hanno fatto divenire Plia un’icona in pochissimo tempo. Viene progettata in un periodo storico molto particolare, in cui il mondo stava socialmente e tecnologicamente evolvendo.
L’elemento centrale del progetto è il disegno dello snodo-cerniera “stellare” resistentissimo; consente infatti di ripiegare la struttura d’acciaio cromato in 5 centimetri di spessore.
Nelle estremità libere dello spessore si agganciano i profili di acciaio sagomati a U che formano la struttura delle gambe, della seduta e dello schienale. Due fogli stampati di Cellidor (trasparente o colorato) vengono inseriti e avvitati per formare il sedile o lo schienale.
Anche Plia è tutt’ora in produzione e vanta una vendita di milioni di esemplari.[/vc_column_text][vc_empty_space][vc_single_image image=”3418″ img_size=”full” add_caption=”yes” qode_css_animation=””][vc_empty_space][vc_single_image image=”3419″ img_size=”full” add_caption=”yes” qode_css_animation=””][vc_empty_space][vc_single_image image=”3420″ img_size=”full” add_caption=”yes” qode_css_animation=””][vc_empty_space][vc_single_image image=”3421″ img_size=”full” add_caption=”yes” qode_css_animation=””][vc_empty_space][vc_column_text]
Sedie di design famose: chiudiamo con la Spaghetti Chair
L’ultima sedia di cui ti parliamo sicuramente l’hai vista. È un oggetto conosciuto da tutti, anche per le tantissime copie prodotte negli anni.
La Spaghetti Chair prodotta da Alias è entrata a far parte quasi subito delle più importanti collezioni di tutto il mondo. È una sedia davvero molto semplice, con una struttura sottile di acciaio cromato o verniciato e una tessitura ancora più sottile in estruso di PVC che corre parallela a fasciare lo schienale e il sedile.
Quando ci si siede si rimane come sospesi su una superficie elastica: ed è questo particolare che rende la Spaghetti Chair sia un oggetto pop che razionalista. Un po’ seria e rigida per l’essenzialità della struttura e un po’ giocosa e morbida, grazie al filo di “spaghetti” che la rende così popolare.
Oltre al filo in PVC, esistono oggi delle versioni speciali in cuoio o in paglia della serie paludis per speciali esperienze sensoriali.
Quali altre sedie di design conosci?
Queste sono solamente alcune delle sedie di design famose che hanno fatto la storia dell’Italia. Ma ce ne sono tantissime altre di cui parlare o magari altre che tu stessa conosci.
Conoscevi già qualcuna di queste sedie? Oppure stai cercando una sedia speciale per la tua sala da pranzo, ma non sai dove trovarla?
Sei nel posto giusto. Con noi non perderai più tempo e sarai sicura di ricevere i prodotti giusti per i tuoi gusti ed il tuo budget. Cerca la HPS più vicina a te e contattaci![/vc_column_text][vc_empty_space][vc_single_image image=”3423″ img_size=”full” add_caption=”yes” qode_css_animation=””][vc_empty_space][vc_single_image image=”3422″ img_size=”full” add_caption=”yes” qode_css_animation=””][vc_empty_space][latest_post type=”boxes” number_of_colums=”2″ number_of_rows=”1″ order_by=”title” order=”ASC”][/vc_column][vc_column][/vc_column][/vc_row][vc_row css_animation=”” row_type=”row” use_row_as_full_screen_section=”no” type=”full_width” angled_section=”no” text_align=”left” background_image_as_pattern=”without_pattern”][vc_column][vc_empty_space][/vc_column][/vc_row][vc_row css_animation=”” row_type=”row” use_row_as_full_screen_section=”no” type=”full_width” angled_section=”no” text_align=”left” background_image_as_pattern=”without_pattern” z_index=”” css=”.vc_custom_1562170008688{padding-right: 100px !important;padding-left: 50px !important;background-color: #fcfcfc !important;}”][vc_column][vc_empty_space height=”50px”][vc_column_text]
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